lunedì 16 settembre 2013

Manutenzione stradale e del verde inesistenti

La situazione della manutenzione viaria di Caselle ha raggiunto raggiunto livelli insostenibili: buche, marciapiedi divelti (dove ci sono), manto stradale che si sgretola, dossi divelti, ecc.
Considerando anche solo l’aspetto economico, qualcuno pensa veramente che evitare la minima indispensabile manutenzione stradale possa creare dei risparmi? Oppure le denunce di quei cittadini che hanno subito infortuni o danni e che possono rivolgere al Comune (sappiamo che stanno arrivando) possono costare alla collettività più del costo della manutenzione?
Vogliamo sottolineare l’indecente situazione della manutenzione del verde di Caselle: erba altissima sui cigli stradali, nei parchi giochi, sulle rotonde. Chi arriva a Caselle ha l’impressione di entrare in un parco safari amazzonico, piuttosto che nella prima città aeroportuale del Piemonte. Ci risulta che non sia più stato rinnovato l’appalto di manutenzione del verde e che, per creare risparmi, si affidino a “chiamata” ed a ditte diverse i lavori da effettuare. Caselle ha già avuto in passato più aziende impiegate nella manutenzione del verde e il risultato era stato disastroso. La storia non insegna nulla?
La risposta alle precedenti sollecitazioni sulla manutenzione delle aree verdi sono sempre state: “non ci sono soldi”, “cerchiamo di risparmiare”.
Per quale motivo allora il Comune di Caselle è andato a caricarsi del 70% della spesa di manutenzione delle aree verdi di Mappano di Borgaro situate sulla proprietà Borsetto?
Infatti nelle scorse settimane è stata affidato al CIM questo servizio che fino allo scorso anno era in carico al Comune di Borgaro e, le spese sostenute dal CIM, ricadono per il 70% sui Casellesi.
Tralasciando l’aspetto del non ritrovamento della delibera di affidamento del servizio che non abbiamo trovato, mentre il servizio è già partito (sono già stati effettuati due tagli d’erba), sono stati informati i Casellesi che il Comune, non avendo i soldi per tagliare l’erba a Caselle, li trova per tagliare quella di Mappano che fino a ieri tagliava Borgaro?
Da una nostra approssimativa stima per difetto, riteniamo che l’area interessata superi i 60.000 mq (l’area è molto più grande, ma sul resto la manutenzione puntualmente non viene effettuata) ed il costo annuale si aggira intorno ai 45.000 euro, di cui il 70% (35.000 euro) a carico dei Casellesi.

giovedì 12 settembre 2013

Sergio Cretier subentra a Roberta Bruatto

Il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Caselle e Mappano intende ringraziare Roberta Bruatto per il lavoro svolto in Consiglio comunale. Un lavoro ed un impegno costante che hanno dato voce e rappresentanza a tutti quei cittadini che hanno scelto Roberta Bruatto e la lista di Sel alle ultime elezioni amministrative.
Il tutto in un contesto che con il passare del tempo è diventato sempre più difficile ed ostile da parte di una maggioranza arroccata nella difesa dei propri interessi. Esattamente la scelta opposta fatta dalla nostra consigliera che, nel dubbio di una possibile incompatibilità tra il proprio lavoro ed il ruolo istituzionale, ha immediatamente deciso di farsi da parte.
A questo proposito sarebbe auspicabile che all’interno della maggioranza si aprisse un dibattito serio anche sulle motivazioni che hanno spinto alle dimissioni l’assessore Mara Milanesio, anziché continuare a negare ciò che è sempre più evidente a tutti.
Non ci resta infine che augurare al subentrante Sergio Cretier un buon lavoro, visto il compito non certo agevole che lo attende.

martedì 3 settembre 2013

Le dimissioni di Roberta Bruatto

Di seguito pubblichiamo la lettera di dimissioni di Roberta Bruatto dalla carica di consigliere comunale, per una possibile incompatibilità con il proprio lavoro di dirigente scolastico.

Egr. Sig. Sindaco,
come Lei sicuramente avrà avuto modo di documentarsi, è entrato in vigore il 4 maggio scorso il D.Lgs. n. 39 (il decreto Monti contro la corruzione, per intenderci) contenente una serie di norme che mi coinvolgono.
Secondo molti Uffici Scolastici Regionali infatti sussisterebbe una situazione di incompatibilità dei consiglieri comunali con il loro lavoro nella pubblica amministrazione ai sensi del D.Lgs. citato. Le disposizioni in questione sono contenute nell’art. 12, commi 3 e 4, che così recitano:
“3. Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili:
a) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessata;
b) con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione;
c) con la carica di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione.
4. Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale o comunale sono incompatibili: a) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione; b) con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, ricompresi nella stessa regione dell'amministrazione locale che ha conferito l'incarico; c) con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione, nonché di province, comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di forme associative tra comuni aventi la medesima popolazione della stessa regione.”
I dirigenti scolastici che sono anche consiglieri o assessori comunali sono obbligati a scegliere? In altri Comuni i consiglieri che si trovano in questa situazione si sono già dimessi in ossequio alle richieste di alcuni USR (tra i quali non figura quello del Piemonte).
Giova però sottolineare che a tale proposito, il MIUR, con nota prot. n. 7704 del 25 luglio 2013, ha messo uno stop all’azione arbitraria degli Uffici, chiedendo il ritiro degli atti finora emessi e di astenersi, per il futuro, dall’adozione di “provvedimenti di qualunque natura che, in mancanza di una interpretazione univoca delle norme richiamate, potrebbero esporre l’amministrazione a situazioni di contenzioso dall’esito incerto”. Questo perché, secondo il Miur, la norma non è così chiara e, da una prima interpretazione, dovrebbe riguardare esclusivamente le amministrazioni di livello "regionale, provinciale e comunale", tra le quali sembra difficile includere anche le scuole. Per dissipare ogni dubbio il Ministero ha chiesto l’intervento della Civit, l’organismo deputato a decidere in tal senso.
Nel frattempo, in attesa di risposta, ritengo sia opportuno rassegnare le mie dimissioni per evitare che vi sia anche il minimo dubbio di incompatibilità e quindi di illegittimità della carica di consigliere, che con orgoglio rivesto, con il mio ruolo di Dirigente Scolastica. Se le ipotesi sopra citate si dimostrassero fondate, il Consiglio Comunale di Caselle si troverebbe ad operare in pregiudizio di illegittimità, con evidente rischio sulla legalità delle decisioni prese. Responsabilità che il mio amore per le Istituzioni non mi consente di prendere a cuor leggero.
Per tali motivi e con enorme rammarico, Le rassegno quindi le dimissioni in data odierna, augurando a Lei ed al mio successore un proficuo lavoro per la comunità.