mercoledì 17 aprile 2013

Lettera aperta all'assessore Marsaglia

Gentile assessore Marsaglia,
abbiamo letto il resoconto redatto dal giornale Il Risveglio dell'11 aprile sull’andamento della seduta del Consiglio comunale ultimo scorso successivamente l'abbandono della sala consiliare da parte della minoranza. Tralasciando altre sue dichiarazioni esilaranti, quale quella tesa a giustificare l’orario insolito dello svolgimento della seduta stessa (cercando di dimostrare che non è un’eccezione, visto che una volta, 12 anni, fa era già successo!… e facciamo però notare che era di sabato) risulta tra l’altro che lei abbia pronunciato questa frase: "Mi risulta che, su 5 consiglieri di opposizione, 4 siano dipendenti pubblici. Quale problema dovrebbero mai avere a partecipare al Consiglio qualunque sia l'ora di convocazione?".
Ebbene, noi siamo i 3 consiglieri della minoranza dipendenti pubblici (non ci risulta l'esistenza di un quarto dipendente pubblico) e vorremmo spiegarle quali sono i problemi che ci impediscono di partecipare ai Consigli a qualunque ora siano convocati.
Facciamo parte della stragrande maggioranza di quei dipendenti pubblici che considerano il loro lavoro come una missione, tesa a fornire i migliori servizi possibili ai cittadini nonostante tutto. Nonostante il fatto di avere lo stipendio bloccato da almeno 6 anni; nonostante il fatto che non sia certa l'erogazione dei futuri stipendi; nonostante la situazione lavorativa futura sia molto precaria. Nonostante la situazione attuale di lavoro sia assai difficile e ci costringe, ad esempio, a dover utilizzare l'auto propria per svolgere il lavoro sul territorio senza poter chiedere il rimborso della benzina (visto che gli Enti pubblici non hanno più i soldi per acquistare la benzina per i propri mezzi). Nonostante gli impegni che gravano sulle nostre funzioni aumentino di giorno in giorno. Nonostante le continue campagne denigratorie che dipingono i dipendenti pubblici come dei parassiti nullafacenti.
Noi continuiamo ad andare avanti, nonostante tutto questo, perché siamo ben consapevoli dell'importanza del ruolo che ricopriamo quotidianamente con il nostro lavoro. Siamo ben consapevoli delle nostre responsabilità e siamo ben consapevoli che il nostro stipendio arriva dalle tasche dei cittadini.
Forse è vero che, a differenza di un dipendente privato, possiamo ottenere dei permessi più facilmente; ma sappiamo quali disagi può causare ai cittadini la nostra assenza.
Quello che dispiace è che lei dovrebbe essere a conoscenza di queste cose, visto che sono parecchi anni che amministra il territorio casellese grazie al supporto dei dipendenti del Comune; visto che sono parecchi anni che percepisce l'indennità di carica di amministratore pubblico e quindi anche lei dovrebbe sentirsi un dipendente pubblico; visto che la depredazione e la distruzione della Pubblica Amministrazione non sono cose degli ultimi anni, ma hanno avuto inizio da tempo immemorabile, agite in modo trasversale da persone appartenenti alle più diverse compagini politiche.
Ecco, da lei ci saremmo aspettati un maggior rispetto per il lavoro svolto dai dipendenti pubblici ed anche, vista la sua esperienza, la capacità di rispondere utilizzando la dialettica politica.

Cordiali saluti

Roberta Bruatto
Paolo Ferro
Enrico Vietti

giovedì 4 aprile 2013

Il centro commerciale non è prioritario

In attesa dell’esito dell’ultimo ricorso contro Mappano comune, che potrebbe scongiurare il rinnovo del consiglio comunale di Caselle, il clima sembra accendersi. Dopo il Movimento 5 Stelle, anche Roberta Bruatto, consigliera del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà ed Italia dei Valori, prende posizione sul tema caldo delle aree Ata, in discussione nel prossimo consiglio comunale.
“Non ci si rende conto che ci sono altri innumerevoli problemi da portare a soluzione in questa città che è cresciuta non tanto demograficamente, quanto invece urbanisticamente ed modo disordinato e con pochi servizi. – commenta la Bruatto – Ci sono scuole che cadono a pezzi, marciapiedi che non esistono o se ci sono, sono da rifare o hanno bisogno di manutenzione. Recinzioni di un asilo realizzato da pochi anni che sta collassando sul prato della medesima struttura scolastica. Solo per citare alcuni problemi e le aree ATA sono essenziali? Per chi? Qual è l’utilità di un mega centro commerciale, di magazzini, di nuova edilizia urbana, quando l’economia dell’intero Paese e la capacità di spesa dei cittadini è ai minimi storici?” Per capire le intenzioni dell’amministrazione guidata da Luca Baracco in merito alle aree ATA basterà attendere la prossima riunione del parlamentino, in calendario il 9 e 10 aprile. Ma anche sulla convocazione della seduta sono molte le perplessità delle minoranze: un solo ordine del giorno suddiviso in due sedute, per di più con inizio alle ore 16, in orario che non agevolerà certo la partecipazione dei cittadini. Insomma, s’annuncia una polemica nella polemica.

Fonte: Il Bombarolo