venerdì 11 dicembre 2015

La politica si interroghi

Come tutti sappiamo l’ex Sindaco ed ex Assessore di Caselle Giuseppe Marsaglia è stato condannato ad un anno e quattro mesi per tentata concussione nei confronti del titolare del supermercato “Guercio”. A sua difesa si è schierata l’intera attuale maggioranza.
Nell’ultimo Consiglio Comunale l’attuale Sindaco affermava che “la politica si deve interrogare”.
Condividiamo pienamente questa affermazione. Per ottenere risposte utili però è necessario formulare le domande giuste. Se si sbagliano le domande non si possono ottenere risposte efficaci.
Non serve a nulla continuare a chiedersi “cosa significa oggi amministrare”, oppure “per quale motivo chi amministra rischia di esser perseguitato dalla giustizia”.
Noi pensiamo, molto semplicemente, che “amministrare” significhi cercare di risolvere i problemi dei cittadini.
Quel che invece un amministratore non può e non deve fare è “negare” un diritto ad un cittadino o anche solo “minacciare” di volerglielo negare.
Poniamoci allora le domande giuste:
- Per quale motivo nell’attuale maggioranza di Caselle vi sono così tante persone coinvolte in vicende giudiziarie?
- Tre ex assessori ed un consigliere comunale hanno avuto a che fare con la giustizia. Per due di questi è già stata emessa la sentenza di condanna. Come può l’attuale maggioranza essere credibile quando parla di “difesa della legalità”? Come mai la politica non è in grado di allontanare dall’amministrazione le persone poco limpide?
- E’ eticamente accettabile che un’Amministrazione Comunale denunci un proprio Assessore per aver realizzato un’opera abusiva e lo mantenga in carica fino a quando la Magistratura non abbia emesso un verdetto di condanna?
- Per quale motivo si è costretti ad aspettare che la Magistratura sancisca l’illegalità di un’azione o di un comportamento?
- La politica non è in grado di giudicare quando un comportamento è illecito?
- La politica possiede gli “anticorpi” necessari ad impedire le infiltrazioni dei malintenzionati?
- I partiti riescono a farsi rappresentare da persone oneste, degne, trasparenti e capaci?
Chi ricopre incarichi amministrativi ed è coinvolto in indagini giudiziarie, risolva prima i suoi problemi con la giustizia, dimostri la sua buona fede e poi torni ad occuparsi di politica.
Concussione, abusivismo, falso in atto pubblico e falsa testimonianza. Queste le accuse rivolte ad alcuni rappresentanti politici casellesi dell’attuale maggioranza.
La maggioranza politica di Caselle si interroghi. E si interroghi anche il Partito Democratico, chiedendosi da quali persone si è fatta rappresentare in questi anni.
Non spetta a noi giudicare l’innocenza o la colpevolezza delle persone e siamo e vogliamo continuare ad essere “garantisti”. I partiti e lo politica però devono avere la forza di far pulizia al proprio interno, di farsi rappresentare da persone oneste, di condannare gli illeciti senza dover forzatamente aspettare l’intervento della Magistratura.
Il rischio, altrimenti, è quello di vedere sempre più persone che si allontanano dalla politica o, peggio ancora, che si rifugiano in autoritarismi antidemocratici.
Abbiamo il compito di far funzionare la democrazia.
Solo così si potrà evitare l’insorgere di derive dittatoriali ed autoritarie.