lunedì 24 marzo 2014

Rispettiamo le Istituzioni!

Nel Consiglio Comunale svoltosi lo scorso venerdì 21 marzo il sottoscritto ha abbandonato l’aula.
Un atteggiamento che non mi si addice. Spesso in passato mi sono trovato, dai banchi dell’opposizione, a “mantenere” il numero legale per consentire il regolare svolgimento dei Consigli Comunali.
Le maggioranze hanno l’onore di governare e l’obbligo di curare l’efficienza delle istituzioni democratiche. Le opposizioni hanno il compito di vigilare. Non hanno il compito di applaudire le maggioranze quando fanno qualcosa di buono e tacere quando sbagliano. Non sono alternativamente le stampelle delle istituzioni quando le maggioranze vacillano o il loro bersaglio preferito per le accuse di demagogia quando sono forti.
Credo che le istituzioni democratiche vadano rispettate e rese efficienti. Far mancare il numero legale e rimandare la trattazione dei punti, se da un lato certifica la mancanza di coesione della maggioranza o la sua incapacità organizzativa (altro che amministrare!), dal lato opposto porta la collettività a far spendere soldi in più per una necessaria successiva ri-convocazione di un altro Consiglio Comunale.
La democrazia però è disciplinata da leggi nazionali e regolamenti comunali che di certo non ha scritto l’attuale opposizione di Caselle.
Il regolamento comunale di Caselle, ad esempio, prevede che “In sede di approvazione del Conto Consuntivo il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti […] presenzia alla seduta del Consiglio Comunale”.
Prevede inoltre che quattro membri dell’opposizione possano richiedere la convocazione di un Consiglio Comunale. Consiglio che possiede pari dignità degli altri. Non conta di meno perché richiesto dalle opposizioni, è assoggettato alle stesse regole, compresa la necessità della presenza di un numero minimo di consiglieri (detto “numero legale”) per la validità delle delibere.
Poiché negli ultimi tre mesi a Caselle non si è più tenuto un Consiglio Comunale (nonostante i gravissimi fatti accaduti) e poiché la Corte dei Conti ha inviato al Sindaco delle “osservazioni” sull’organizzazione Amministrativa Comunale, le opposizioni hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per discutere, alla presenza dei Revisori dei Conti, delle osservazioni della Corte dei Conti.
Se la maggioranza non si preoccupa di garantire il numero legale in un Consiglio Comunale perché richiesto dalle opposizioni vuol dire considerarlo meno importante degli altri. Non è un bel segnale di rispetto delle istituzioni.
Se poi non si riconosce la responsabilità istituzionale di quei consiglieri, sia pur di opposizione, che pur non avendone l’obbligo, non fanno mancare il numero legale nei Consigli Comunali permettendone il regolare funzionamento; si lanciano accuse verso le opposizioni ree di aver chiesto la convocazione urgente (dopo tre mesi!) di un Consiglio Comunale per discutere delle “critiche” espresse dalla Corte dei Conti; rimproverare le opposizioni per aver “scomodato” i Revisori dei Conti (remunerati con i soldi dei cittadini) per discutere insieme ai consiglieri comunali delle obiezioni avanzate all’Amministrazione di Caselle da parte della Corte dei Conti; pretendere che le opposizioni, avendone richiesta la convocazione, si sentano obbligate a mantenere esse stesse il numero legale del Consiglio permettendo alla maggioranza di approvare delibere che spesso non condividono o osteggiano… allora penso siano critiche inaccettabili che contengano richieste di sudditanza politica irricevibili. Impariamo a rispettare i ruoli e le istituzioni democratiche. Se i consiglieri di maggioranza non se la sentono o non sono in grado di governare rassegnino le dimissioni e lascino governare altre persone più capaci

Il consigliere comunale
Sergio Cretier

sabato 8 marzo 2014

La minoranza chiede di convocare il Consiglio comunale

Il 7 marzo 2014, in accordo con i rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza Turra (Lega Nord), Cretiers (SEL/IDV), Fontana (Caselle Futura) e Navone (M5S), abbiamo provveduto a protocollare una richiesta di convocazione consiglio comunale in base all'art. 11 punto 6 dello statuto comunale il quale recita "Il Presidente del Consiglio Comunale riunisce il Consiglio Comunale o di propria iniziativa, ovvero quando lo richieda 1/5 dei Consiglieri assegnati al Comune: in questo caso la seduta deve avere luogo entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta".
All'ordine del giorno poniamo come punto "comunicazione della corte dei conti- illustrazione stato attuale". La stessa corte obbligava a darne comunicazione tramite pubblicazione sull'albo pretorio che non ci risulta ancora avvenuta... di seguito un'estratto:
"P.Q.M.
la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Regione Piemonte, prendendo [...omissis] dispone che la presente deliberazione sia trasmessa al Consiglio comunale nella persona del suo Presidente, al Sindaco, ed all'Organo di Revisione dei conti del Comune di Caselle Torinese (TO). Si rammenta, infine, l'obbligo di pubblicazione ai sensi dell'art. 3 punto 1 del d. Igs. 14 marzo 2013, n. 33."
Questa comunicazione, arrivata dalla corte dei conti a Caselle il giorno 19 dicembre ci è stata consegnata solo il 13 febbraio 2014 quindi quasi due mesi dopo, un fatto inaccettabile vista l'importanza di tale comunicazione.
Rammentiamo che lo statuto sempre art. 11 ma punto 4 recita:
"Il Consiglio Comunale si riunisce ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, normalmente una volta al mese. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede appositamente individuata dal Consiglio Comunale. Il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede".
mentre l'ultimo consiglio è avvenuto il 19 dicembre 2013 quindi quasi 3 mesi fà, nonostante tutti gli importanti accadimenti (vedesi dimissioni ass. Marsaglia che non si sà ancora se sia state accettate visto che il sindaco ne "ha preso atto").
Attendiamo quindi comunicazioni dal presidente del consiglio comunale Tonini sulla data di convocazione che sarà quindi entro il 22 marzo 2014.

giovedì 6 marzo 2014

Benvenuti a Mappano!

Se qualcuno dovesse recarsi a Mappano senza conoscerne la strada e non disponesse di un navigatore, non perda tempo a cercare sui cartelli in alto le indicazioni stradali, non le troverà; non ci sono più da anni e nessuno si è mai preoccupato di sostituirli.
Guardi invece in basso. Quando ai bordi della strada noterà l’accrescere della sporcizia, l’aumento dell’immondizia e dei cumuli di rifiuti abbandonati, allora avrà la certezza di essere vicino alla destinazione: sta per entrare a Mappano.
Proprio all’entrata di Mappano infatti, ai piedi del cavalcavia della tangenziale, da mesi (possiamo ormai dire da anni) è sorta una montagna di rifiuti che continua ad ingigantirsi. Il vento poi consente il regolare spargimento dei rifiuti per svariati chilometri lungo i bordi della strada.
La cosa sorprendente è che tutto questo avviene nell’indifferenza più totale.
Mappano può “vantare” di essere Amministrata da due Comuni e da un “Consorzio Intercomunale” (il CIM), c’è poi l’Unione dei Comuni NET, il “Comitato” per il buon funzionamento dell’Impianto di compostaggio, quello per i servizi alla Frazione, adesso addirittura sta per nascere una “Commissione Speciale per Mappano” in seno all’unione Net. Abbiamo Assessori, Consiglieri Comunali, Protezione Civile, “un centinaio di Vigili” (recita il sito del Comune di Caselle) che pattugliano il nostro territorio. Eppure nessuno si è accorto di nulla!
Una montagna di rifiuti che staziona da mesi all’entrata di un paese non è stata notata.
Forse è una richiesta eccessiva pretendere un po’ di  decoro per Mappano?
Sarà anche eccessivo chiedere che venga tutelata la salute dei Mappanesi?
Spesso i Mappanesi vengono tacciati di essere malati di vittimismo. Chissà, forse a volte sarà anche vero. Ma in quale altra Amministrazione Comunale verrebbe tollerata una simile situazione?
Che cosa ci stanno a fare gli Enti, i Consorzi, i Comitati, i partiti, le Amministrazioni e gli Amministratori se non si accorgono neanche delle montagne di rifiuti all’entrata dei centri abitati?

martedì 4 marzo 2014

Diamo vita ai quartieri

La nostra città ha una conformazione territoriale tale da renderne necessaria, a nostro giudizio, la suddivisione in quartiere. Questo con lo scopo di favorire la partecipazione e la responsabilizzazione di tutti i cittadini all'attività sociale ed amministrativa.
E' per questa ragione che abbiamo presentato una proposta formale per istituire i consigli di quartiere. Il loro compito è quello di rappresentare le esigenze dei propri cittadini con poteri consultivi, di iniziativa, di indirizzo e di informazione. Inoltre esprime pareri e proposte in ordine ai seguenti temi:
a) funzionamento degli uffici decentrati ed alla gestione dei beni e dei servizi;
b) può convocare assemblee pubbliche;
c) formula proposte per la soluzione di problemi amministrativi;
d) esprime pareri, di propria iniziativa o su richiesta dell'Amministrazione Comunale, sulle materie di competenza del Consiglio Comunale;
e) può organizzare attività culturali, sportive e ricreative allo scopo di favorire la partecipazione e la socializzazione dei cittadini.
Nei prossimi giorni vedremo se la maggioranza avrà la volontà di esaminare nel merito questa proposta.