mercoledì 19 dicembre 2012

Isola tradita?

La precedente Amministrazione aveva istituito la cosiddetta “isola pedonale”, chiudendo al traffico un tratto di via Torino. La suddetta isola pedonale rappresentava solo l’inizio di un processo che avrebbe portato nel giro di poco tempo alla chiusura di una buona parte del centro storico. L’attuazione del blocco del traffico per un tratto così breve aveva determinato non poche critiche proprio perché ridotta e aveva determinato una conseguente schizofrenia del traffico veicolare nelle vie limitrofe.
L’allora Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Isabella, ed attuale Vice Sindaco aveva rassicurato i cittadini facendo un’ultima dichiarazione ai giornali poco prima del termine della trascorsa legislatura, manifestando la sua ferma e decisa volontà di arrivare in breve alla pedonalizzazione dell’intero centro storico annullando così gli effetti negativi sul traffico, a fronte di un particolareggiato e strutturato piano di viabilità.
Abbiamo oggi notizie che sia stata presentata una raccolta di firme da parte di alcuni commercianti per eliminare l’isola pedonale, alcuni dei quali peraltro non residenti a Caselle o con esercizi posti al di fuori dell’isola stessa e che l’assessore al commercio abbia promesso di accontentarli.
Ci preme ricordare che numerosi amministratori della precedente amministrazione dichiaratisi in passato favorevoli all’istituzione dell’isola pedonale sono presenti anche nell’attuale Amministrazione. Inoltre, nel programma politico dell’attuale maggioranza, nel programma del candidato Sindaco Baracco e della coalizione composta dalle liste “Partito Democratico”, “Io per Baracco”, Uniti per Mappano” fa bella mostra di sé la seguente frase “pedonalizzare il nucleo del centro storico (via Guibert e vicolo del Teatro) perché crediamo nella socializzazione del passeggiare e fare quattro chiacchiere”.
E ancora sono state spese cifre considerevoli per l’arredo urbano: 18.000 euro di panchine, vasi da fiori, pavimentazione... lasciamo che le auto riprendano a circolare e dovremo togliere le fioriere, le panchine (non pensiamo che nessuno voglia sedersi a respirare i gas di scarico delle macchine), il bel selciato sarà in breve ricoperto di derivati petroliferi vari.
Lasciamo che le auto riprendano a circolare e via Torino diventerà nuovamente un luogo di gimkana per biciclette, pedoni, mamme con bimbi in carrozzina, disabili: la scelta di fare i marciapiedi a filo strada sarà un invito a nozze per il signor “parcheggio selvaggio” che, vista la ormai cronica mancanza dei “civich” (grazie NET!), sosterà impunito.
La crisi che attanaglia tutti i settori dell’economia mondiale e italiana sta facendo pagare un duro prezzo in modo particolare ai commercianti, la colpa non è di sicuro 30 metri di isola pedonale. Non chiudono solo i negozi dell’isola, peraltro alcuni per trasferirsi in altre “isole” di altri paesi, ma anche gli esercizi al di fuori dell’isola.
Ci chiediamo se e come la maggioranza potrà giustificare il “tradimento”, in contrasto con il programma presentato e se e come siano stati interpellati i cittadini.