mercoledì 15 ottobre 2014

Amministratori lungimiranti

Mentre continua ad aumentare la pressione fiscale comunale, nel 2014 abbiamo dovuto pagare una nuova tassa, la TASI (tassa sui servizi comunali come illuminazione, vigili, manutenzione strade…) ed il 16 giugno scorso il Comune ha approvato il bilancio consuntivo del 2013 con un avanzo di amministrazione di 1.1078.991€.
Noi non crediamo sia normale vivere in un comune con le strade dissestate, senza marciapiedi, con i cartelli stradali divelti, dove non si taglia l’erba su fossi e rotonde , ed vere un avanzo di amministrazione che supera il milione di euro.
L’Amministrazione comunale di Caselle ha anche deliberato il pagamento di 38.500 euro + iva alla ditta “Maggioli” (un’azienda che, apprendiamo recentemente da fonti giornalistiche, è inquisita per aver emesso nel bolognese cartolarizzazioni scorrette per un importo di 700.000 euro grazie a 12 autovelox non omologati) per il progetto “Sportello Unico”. Questi soldi non considerano la successiva indispensabile integrazione informatica, tanto che qualcuno stima una possibile spesa complessiva superiore ai 200.000 euro.
Lo “Sportello Unico” dovrebbe essere un luogo dove tutti i cittadini si potranno recare per avere risposta ai loro problemi amministrativi (commercio, edilizia, tributi…) senza doversi rivolgere ai diversi uffici competenti.
A parte l’inspiegabilità di un costo così elevato per i contribuenti casellesi di una riorganizzazione interna, l’idea sarebbe veramente interessante… se fosse stata realizzata 20 anni fa!
Infatti il 15 luglio scorso il primo ministro Renzi ha annunciato l’istituzione del “pin unico”, ossia una “password” con cui i cittadini possono collegarsi telematicamente agli uffici del Comune e, da casa propria, scaricare tutti i documenti di cui si hanno bisogno senza doversi recare fisicamente negli uffici comunali.
Certo, qualora la pratica dovesse essere particolarmente complessa il “pin unico” potrebbe non essere sufficiente ma… allo stesso modo, non servirà lo “sportello unico” perché l’utente dovrà comunque rivolgersi agli uffici competenti, magari dopo essere andati allo sportello per fissare un appuntamento.
Pensare di velocizzare le pratiche comunali riducendo il tempo di attesa allo sportello è una ingenuità non degna di amministratori seri.
Pensare di “risparmiare” personale togliendolo dagli uffici e portandolo allo sportello sarà addirittura essere una scelta peggiorativa.
Lo sportello unico è uno strumento vecchio, inefficiente e costoso per la collettività.

venerdì 10 ottobre 2014

Sindaco o podestà?

Comune di Moncenisio, 34 abitanti. La Giunta è composta dal Sindaco, dal vicesindaco e da 2 assessori.
Caselle Torinese, 18.634 abitanti. La Giunta è composta dal Sindaco, dal vicesindaco e da 2 assessori (nessuna donna, anche se dovrebbe essere obbligatorio per legge).
Oltre a svolgere i ruoli che gli competono il Sindaco ha avocato a se gli incarichi degli Assessori dimissionari, ossia quelli di Mara Milanesio (politiche socio-assistenziali, culturali e giovanili) e quelle di Giuseppe Marsaglia (programmazione, opere pubbliche, patrimonio immobiliare, servizi cimiteriali, viabilità, agricoltura, arredo urbano, sviluppo aree strategiche aeroportuali, parchi ed aree verdi, politiche di salvaguardia e protezione ambientale, ciclo integrato dei rifiuti, edilizia, servizi scolastici).
Il ruolo dell’attuale Sindaco di Caselle rischia di allontanarsi sempre più dal moderno concetto di “democrazia”, avvicinandosi pericolosamente alla figura del vecchio “podestà” di mussoliniana memoria che, già all’inizio del secolo scorso, prevedeva per i Comuni con più di 5.000 abitanti la collaborazione di due “vice-podestà”.