lunedì 30 gennaio 2012

Riduzione degli stipendi dei parlamentari: partita la raccolta firme

E’ ufficialmente iniziata la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della nostra classe politica. La cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: “Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale”. L’iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo Facebook “Nun Te Regghe Più”, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: “I parlamentari italiani eletti al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio, i Ministri, i Consiglieri e gli Assessori Regionali, Provinciali e Comunali, i Governatori delle Regioni, i Presidenti delle Province, i Sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’Unione Europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”.
Ci vediamo per le strade della nostra Città per la raccolta firme.

lunedì 23 gennaio 2012

Il mio voto va rispettato

A 6 mesi dall’esito del referendum sull’acqua, quando oltre 25 milioni di italiani hanno scelto di abrogare la norma che garantiva ai gestori la possibilità di richiedere aumenti del 7% del capitale investito, determinando di fatto un aumento delle bollette del 15,35%, ad oggi nulla è cambiato.
I gestori del servizio idrico hanno semplicemente ignorato l’esito referendario. La SMAT, l'agenzia che gestisce l'acquedotto della provincia di Torino, nel 2011 ha continuato ad applicare nelle nostre bollette il 15,35% in più per la "remunerazione del capitale investito", in barba al risultato referendario. E per il 2012 si prevede che tale percentuale aumenti al 16,32.
Per questo, nei giorni scorsi, è partita una campagna di “obbedienza civile”, con cui non si propone di “disobbedire” ad una legge che si ritiene ingiusta, bensì di “obbedire” ad una legge vigente! La campagna consisterà nel pagare le bollette dell’acqua ridotte della quota di “remunerazione del capitale investito” e, contestualmente, chiedere il rimborso delle quote già versate dopo il 21 luglio 2011.