Si è tanto parlato di equità nei giorni scorsi e intorno al nuovo premier, sempre più icona del rigore e della compostezza, si erano raccolte le speranze di un’Italia appena uscita dagli anni bui del berlusconismo, icona anche questa, ma dei privilegi e della corruzione. Tutti sapevano bene che ci sarebbero stati sacrifici da affrontare, ma si nutriva la speranza che qualcosa di diverso e di nuovo potesse accadere e che i sacrifici potessero essere per tutti questa volta. Parole insperate come equità e reddito di cittadinanza erano girate nei giorni scorsi facendo sperare anche chi ben conosceva l’estrazione economico-sociale di Mario Monti e del suo governo.
Oggi purtroppo è davanti agli occhi una manovra ancora una volta iniqua, che punisce il ceto medio e il ceto meno abbiente e che lascia praticamente inalterati i privilegi del 20% ricco del nostro Paese.
Qui trovate le proposte di Sel.
Oggi purtroppo è davanti agli occhi una manovra ancora una volta iniqua, che punisce il ceto medio e il ceto meno abbiente e che lascia praticamente inalterati i privilegi del 20% ricco del nostro Paese.
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