lunedì 23 gennaio 2012

Il mio voto va rispettato

A 6 mesi dall’esito del referendum sull’acqua, quando oltre 25 milioni di italiani hanno scelto di abrogare la norma che garantiva ai gestori la possibilità di richiedere aumenti del 7% del capitale investito, determinando di fatto un aumento delle bollette del 15,35%, ad oggi nulla è cambiato.
I gestori del servizio idrico hanno semplicemente ignorato l’esito referendario. La SMAT, l'agenzia che gestisce l'acquedotto della provincia di Torino, nel 2011 ha continuato ad applicare nelle nostre bollette il 15,35% in più per la "remunerazione del capitale investito", in barba al risultato referendario. E per il 2012 si prevede che tale percentuale aumenti al 16,32.
Per questo, nei giorni scorsi, è partita una campagna di “obbedienza civile”, con cui non si propone di “disobbedire” ad una legge che si ritiene ingiusta, bensì di “obbedire” ad una legge vigente! La campagna consisterà nel pagare le bollette dell’acqua ridotte della quota di “remunerazione del capitale investito” e, contestualmente, chiedere il rimborso delle quote già versate dopo il 21 luglio 2011.

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